Il Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare non esaurisce i propri compiti nell'ambito della Forza Armata e della Difesa del Paese, ma, in virtù della tradizione storica e per effetto di precise disposizioni di legge, possiede alcune competenze nazionali nel settore della meteorologia generale.
In tale veste, il Servizio Meteorologico assicura il controllo meteorologico del territorio nazionale e partecipa a numerosi programmi di studi e di ricerche nazionali e internazionali. In primo luogo, l'Organizzazione Meteorologica Mondiale OMM, agenzia ONU. Dal 1950, anno d'ingresso dell'Italia, il Capo del Servizio Meteorologico dell'Aeronautica è il Rappresentante Permanente Italiano all'OMM e, come tale, cura gli interessi nazionali nel contesto meteorologico mondiale. A questo incarico, riservato ai capi dei Servizi meteorologici delle nazioni aderenti, si deve aggiungere la partecipazione al consiglio del Centro Europeo per le Previsioni Meteorologiche a Medio Termine (European Center for medium Range Weather Forecast - ECMWF). Il Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare è il gestore nazionale dei dati elaborati da tale Centro.
Nel campo dei satelliti meteorologici, con la legge del 21 dicembre 1978 di ratifica della Convenzione istitutiva dell'EUMETSAT, l'Agenzia europea che gestisce i satelliti meteorologici europei, la responsabilità di curare gli interessi nazionali nell'ambito di detta organizzazione è affidata al Servizio Meteorologico dell'Aeronautica.
A queste vanno aggiunte le partecipazioni a organizzazioni internazionali come l'European Cooperation On METeorology, ECOMET, l'European Meteorological Network, EUMETNET, per la cooperazione tecnico-scientifica, la commercializzazione e lo scambio dei dati e dei prodotti meteorologici in campo nazionale e internazionale.
Infine, occorre citare l'impegno per la Protezione Civile e la difesa dell'ambiente. Presso le sale operative della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Dipartimento della Protezioni Civile, sono disponibili, in tempo reale, oltre ai dati meteorologici nazionali, indispensabili per prevenire e far fronte a eventuali emergenze a carattere meteorologico, anche l'assistenza e la consulenza di personale dell’Aeronautica Militare appartenente al Servizio Meteorologico.
Per far fronte a uno spettro di esigenze sempre più ampio e in considerazione delle risorse disponibili, il Servizio Meteo dell'AM ha avviato da tempo collaborazioni in campo nazionale e internazionale con Enti e Istituti di Ricerca nei settori della ricerca ambientale e della meteorologia operativa, mirate ad acquisire un livello di specializzazione indispensabile per mantenersi competitivi riducendo nel contempo i costi. Un esempio in tal senso in sede europea è rappresentato dall’ECMWF, in cui 23 Paesi membri e 12 Stati Cooperanti, si sono consorziati per sostenere lo sforzo in termini di personale di ricerca e di sistemi di elaborazione dati, necessari per la previsione a media scadenza che richiede simulazioni atmosferiche a scala planetaria.
Ancora in tale ottica rientra il progetto COnsortium for Small scale MOdelling, COSMO , che vede il Servizio Meteo dell'Aeronautica Militare quale responsabile nazionale nella cooperazione con i Servizi meteorologici di Germania, Svizzera, Grecia, Polonia, Russia e Israele per la messa a punto di modelli atmosferici ad alta risoluzione da impiegare operativamente nei rispettivi Paesi. Le Regioni Emilia-Romagna e Piemonte, rispettivamente per mezzo dell'Agenzia per la Protezione Ambientale e la Direzione Regionale Servizi Tecnici di Prevenzione, partecipano al progetto per portare avanti di concerto le attività italiane di sviluppo di questo comune modello di previsione numerica del tempo.
Infine, il Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare rende disponibile l'archivio storico delle osservazioni ad Istituti di Ricerca e Università ed alla comunità nazionale. Un ulteriore esempio di collaborazione con il mondo universitario e della ricerca è rappresentato dal pieno sostegno che il Servizio Meteo offre ai progetti speciali, cioè di elevato interesse scientifico, che utilizzano il tempo di calcolo e l'archivio dell’ECMWF.